Cinque vite
Mari Albanese
Cinque vite
Mari Albanese
“Per chi resta c’è sempre un dopo che sarebbe dovuto accadere, l’amarezza per uno sguardo o una parola mancata, un attimo della vigilia da fissare, la struggente nostalgia dell’irrisolto e l’orrore che ti resta attaccato addosso”.
Ci hanno nascosto Danilo Dolci
Giuseppe Maurizio Piscopo
Ci hanno nascosto Danilo Dolci
Giuseppe Maurizio Piscopo
“Se l’occhio non si esercita, non vede.
Se la pelle non tocca, non sa
Se l’uomo non immagina, si spegne”.
Se Colapesce si stancasse
Alan David Scifo
“Bisogna fare una promessa, giurando che la prossima volta troverà un’isola migliore. Se siamo ancora in tempo. La Sicilia, per cui lui ha fatto la promessa più grande, ha bisogno di altre maniche la sorreggano, o che almeno non la distruggano. Aiutiamo Colapesce”.
Don Meli
Rita Calapso
Don Meli. Un profeta dei nostri tempi
Rita Calapso
“Un post-libro, che dia risposte utili a tanti, non solo a quelli che, credenti o meno, hanno riconosciuto in Don Meli un profeta dei nostri tempi, condividendone la radicalità e la forza prorompente del pensiero e dell’opera, rivolta sempre ed unicamente al bene comune”.
Peppino naso all’insù
Evelin Costa e Cristina Cucinella
Peppino naso all’insù
Evelin Costa e Cristina Cucinella
“Una nonna racconta alla nipotina una storia da trasmettere a tutti. Il protagonista è Peppino, detto ‘naso all’insù’, un bambino che vuole dire la verità, anche quando le sue parole non sono ascoltate perché danno fastidio ai prepotenti”.
Il sicario e Shakespeare
Vito Lo Scrudato
Venivamo da un sogno
Maria Teresa Coraci
Venivamo da un sogno
Maria Teresa Coraci
“Stanotte ti ho sognato, dico vedendolo arrivare. Eri in auto lungo una strada di Parigi. Da lontano mi hai vista camminare spedita con un gruppo di donne.
Chi erano? Da dove venivate?chiede Samuel curioso.
Venivamo da un sogno, rispondo. Venivamo tutte da un sogno”.
Seguirà firmacopie
Domenico Occhipinti
Seguirà firmacopie
Domenico Occhipinti
“Questo libro racconta alcune rassegne letterarie o festivaldi Sicilia. Un bene inestimabile fatto di sognatori che non si arrendono alla scarsa pratica della lettura”.
L’armaru
Mariacristina Di Giuseppe
“Agata occupa il centro esatto della stanza, come la punta di un compasso il suo cerchio. Ha la tendenza a guadagnare il cuore geometrico degli spazi chiusi. L’istinto che nel tempo si era sedimentato, organizzato, fino a diventare un abito, un modo di stare al mondo, le arrivava dall’indole di governatrice di luoghi e persone”.
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